Sgomberato un cimitero per l’addio a padre e figlio

dal Messaggero Veneto del 25 gennaio 2017:

TAVAGNACCO. Davanti all’emergenza neve nel centro Italia vince la solidarietà. E il supporto alle popolazioni abruzzesi colpite dal maltempo è arrivato anche da Tavagnacco. Sono tre i volontari della Protezione civile della squadra comunale partiti per Montorio al Vomano, comune di oltre 8 mila abitanti in provincia di Teramo. Giorni al freddo e al gelo, senza corrente nè riscaldamento: a scaldare gli uomini della Pc sono state addirittura le famiglie abruzzesi che, costrette nelle loro abitazioni ricoperte di neve, li hanno accolti come eroi.

«Abbiamo trovato generosità e gratitudine incredibili – commenta uno dei volontari –, ma noi abbiamo solo fatto il nostro dovere».

Dalla frazione di Altavilla a quella di Cusciano: i volontari si sono impegnati a ripulire strade coperte da una coltre di neve ghiacciata di oltre 2 metri. «Gli abitanti erano bloccati da una settimana a causa delle strade impraticabili. Allo stremo, stavano finendo anche gasolio e benzina – continua –. Per molti di loro, anziani, era impossibile reagire: quando li abbiamo visti è stato toccante». La mente torna indietro di molti anni, al terremoto del ’76, in Friuli, «quando nelle difficoltà essere solidali era la cosa più naturale del mondo».

Gli uomini della squadra di Tavagnacco, in particolare con il fresaneve in dotazione (capace di ripulire la strada dopo aver macinato la neve), hanno raggiunto le frazioni del Comune più isolate, liberando i residenti rimasti intrappolati. «Abbiamo aiutato una famiglia con un bambino disabile: non sapevano come ringraziarci».

I sorrisi di chi è stato portato in salvo si mescolano alla disperazione di chi è rimasto vittima di una tragedia. «Ieri abbiamo sgomberato il cimitero di Altavilla per i funerali di un padre e un figlio che, usciti di casa per cercare in una stazione di servizio un gruppo elettrogeno, sono rimasti vittima della bufera», raccontano.

Il peggio sembra passato, ma la scorsa settimana le circostanze erano drammatiche. «Poco prima che arrivassimo la terra aveva tremato ancora: la gente era terrorizzata. Ed erano senza corrente e senza riscaldamento. Noi abbiamo dormito nella palestra e abbiamo fatto la prima doccia solo qualche giorno dopo». Ora si torna a casa. «Un volontario è rientrato martedì, noi oggi o al massimo domani».

Ma la squadra di Tavagnacco, in questi giorni, non si è dedicata solo all’emergenza neve: alcuni uomini hanno partecipato alla prevenzione sul rio Tresemane e ai Campionati mondiali paraolimpici di Tarvisio. (m.t.)

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